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Malattie autoimmuni e alimentazione: la prevenzione passa dalla tavola
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Malattie autoimmuni e alimentazione: la prevenzione passa dalla tavola

Malattie autoimmuni e alimentazione: stop al cibo spazzatura

Negli ultimi anni, l’incidenza delle malattie autoimmuni è aumentata, ma le ragioni di questo incremento non sono del tutto note.
Predisposizione genetica, inquinamento e consumo di “cibo spazzatura” (junk food) sono considerati tra le cause di questa crescita, a livello mondiale.
Fra le ricerche più recenti che valutano l’esistenza di una possibile correlazione tra l’aumento delle persone affette da malattie autoimmuni e l’alimentazione, c’è uno studio del Francis Crick Institute di Londra pubblicata a inizio 2022.
Secondo questa ricerca, le cause dell’aumento delle patologie del sistema immunitario vengono ricondotte perlopiù a una condizione ambientale esterna: la qualità e la varietà dell’alimentazione.

Parlane con il tuo medico curante o con il tuo nutrizionista di fiducia. Intanto, noi introduciamo l’argomento!

Gli effetti del consumo di cibo spazzatura sull’organismo

Il cosiddetto cibo spazzatura eccede in alcuni ingredienti (grassi saturi, zuccheri, coloranti e aromi artificiali) e difetta di altri elementi, che, però, sono utili al benessere generale dell’organismo (vitamine, fibre alimentari).
Il consumo continuativo di junk food tende ad alterare l’equilibrio generale dell’organismo e ne compromette l’efficienza.
In alcuni soggetti, questa alterazione si traduce nella comparsa di scompensi e patologie, come le malattie autoimmuni. Di cosa si tratta?

Che cosa sono le malattie autoimmuni?

Il sistema immunitario è fondamentale per proteggere l’organismo dalle infezioni che possono danneggiare il corpo. Perciò, le cellule immunitarie (anticorpi) sono in grado di uccidere virus e batteri potenzialmente dannosi.
Tuttavia, le potenti difese immunitarie del corpo umano nascondono un lato oscuro: le malattie autoimmuni.

In breve, per cause non ben precisate, il sistema immunitario reagisce in maniera anomala e attacca le cellule, i tessuti, gli organi e gli apparati sani del corpo come se fossero estranei.
Tale reazione si esplica in una malattia autoimmune i cui esiti possono essere gravi per l’organismo che ne è colpito.
In genere, si tratta di malattie croniche caratterizzate da fasi di attenuazione e nuova acutizzazione della patologia.
Attraverso l’assunzione di farmaci e l’adozione di particolari abitudini di vita e alimentari, in alcuni casi, è possibile gestire il livello di gravità dei sintomi.

Secondo una stima del Centro italiano per le malattie immuno-infiammatorie, nel 2017, in Italia:
–  le malattie infiammatorie croniche intestinali colpivano circa 200000 persone;
– il 25% della popolazione conviveva con una forma di allergia e il 6% con l’asma;
– le malattie reumatiche infiammatorie colpivano tra l’1 e il 2% della popolazione; quelle dermatologiche, l’8% circa.

L’elenco delle malattie autoimmuni più diffuse

L’elenco delle malattie autoimmuni conta molte patologie.
Tra le più diffuse, annoveriamo:
– sclerosi multipla;
celiachia;
– morbo di Crohn;
– tiroidite cronica autoimmune;
– lupus eritematoso sistemico;
– diabete di tipo 1;
– malattie infiammatorie intestinali (per esempio, la colite ulcerosa);
– malattie del tessuto connettivo (per esempio, l’artrite reumatoide).

Sai che, per provare a prevenire questo tipo di patologie, si può partire dall’alimentazione?

Proteggere l’equilibrio del microbiota intestinale, per prevenire le malattie autoimmuni

Una buona alimentazione può contribuire ad allontanare il rischio di patologie autoimmuni.
Una dieta equilibrata, in cui, cioè, siano presenti in quantità bilanciate tutti i nutrienti fondamentali, è fondamentale per supportare l’organismo e per favorire il buon funzionamento del microbiota intestinale, legato intimamente al funzionamento del sistema immunitario

Il microbiota è l’insieme dei microrganismi (tra cui, batteri e parassiti) che abitano gli organi del corpo umano.
In generale, un microbiota è in salute, quando i microbi “buoni” (simbionti) e quelli “cattivi” (patobionti) sono in equilibrio tra loro. In questo modo, l’organismo umano può beneficiare delle qualità di entrambi.
Il microbiota è un organo plastico, in continua mutazione, che viene influenzato dal rapporto con l’esterno e con ciò che proviene da esso, come il cibo.

Mangiare in modo equilibrato e limitare l’uso di farmaci che alterano la composizione della flora intestinale (es. antibiotici) sono abitudini che aiutano il microbiota intestinale e gli permette di lavorare bene e a pieno regime, a supporto del sistema immunitario.

Un esempio di dieta per ridurre il rischio di malattie autoimmuni

Una dieta utile a ridurre il rischio di patologie autoimmuni deve essere in grado di nutrire tanti tipi di batteri intestinali.
Perciò, deve essere estremamente variegata e deve contenere la minor quantità possibile degli zuccheri semplici e dei grassi tipici degli alimenti nutrizionalmente sbilanciati.

Il regime alimentare amico del microbiota e della regolarità intestinale dovrebbe privilegiare:
gli alimenti antinfiammatori e caratterizzati dalla presenza di fibre alimentari;
buone percentuali di Omega 3 (utile anche per regolarizzare la qualità e la quantità di colesterolo nel sangue);
sali minerali come Ferro, Rame e Zinco.

Allora, largo al consumo di tante varietà di legumi, cereali, frutta e verdura fresca di stagione, pesce azzurro, Frutta Secca e semi oleosi.
Per esempio, conosci già la linea Difesa Ventura, a base di Frutta Secca biologica pensata proprio per aiutare il buon funzionamento del sistema immunitario?
In particolare, gli Anacardi, le Nocciole e le Mandorle Probiotic+ dell’assortimento Difesa sono potenziati con oltre 1 miliardo di cellule vitali Bacillus coagulans che favoriscono l’equilibrio della flora batterica intestinale.

Un aiuto fondamentale per garantire la varietà del microbiota è fornito dai probiotici contenuti negli alimenti fermentati, come yogurt e kefir.
Carne, uova e formaggi di qualità non devono essere banditi dalla tavola, ma devono essere consumati in quantità ponderate.

Cosa mangiare, se la patologia autoimmune è già in corso?

Una dieta equilibrata è estremamente utile anche nel caso in cui una malattia autoimmune sia in corso.
Le capacità antinfiammatorie di specifici alimenti possono contribuire a ridurre alcuni effetti della patologia autoimmune che si sono già sviluppati.
Inoltre, un regime alimentare vario ma mirato aiuta a mantenere un peso forma regolare, fondamentale in caso di diabete e artrite reumatoide.

Altre fonti consultate

Humanitas.it
Fondazione Veronesi.

[Photo Credit: Tima Miroshnichenko via Pexels].

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