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Rifiuti compostabili e Scorta Verde Ventura: come fare una compostiera
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Rifiuti compostabili e Scorta Verde Ventura: come fare una compostiera

Scorta Verde Ventura: Frutta Secca in confezioni 100% biodegradabili e compostabili

La squadra della linea Scorta Verde Ventura è composta da soli top player:
Mandorle sgusciate (ricche di Vitamina E);
Pistacchi tostati e salati (fonte di Proteine);
Noci sgusciate (ricche di acidi grassi e Omega 3);
mix di Mandorle, Nocciole e Noci (ricco di Potassio e Magnesio).
Ma la Linea Scorta Verde Ventura è super per altri due motivi. Vuoi sapere di quali si tratta?

Prima di tutto, offre la Frutta Secca Ventura in maxi pack risparmio con cui fare scorta di Frutta Secca in guscio subito pronte da mangiare o da usare in cucina, per preparare tante ricette diverse.
E, poi, è amica dell’ambiente!

Infatti, queste abbondanti ricariche di Frutta Secca sono imbustate in confezioni 100% biodegradabili e compostabili certificate OK Compost dall’ente Tüv Austria sia per il materiale che per l’inchiostro usati.
In questo modo, fare una buona raccolta differenziata è più facile e si contribuisce a limitare l’inquinamento ambientale.
Però, esattamente, di cosa parliamo, quando ci riferiamo a rifiuti compostabili?
Seguici, per saperne di più!

Cosa significa “compostabile”?

Un materiale viene definito compostabile quando, in seguito alla sua degradazione (naturale o ottenuta con metodi industriali) può diventare compost, cioè terriccio organico, utile come fertilizzante e concimante naturale.
Il compost (conosciuto anche come terricciato o composta) è il risultato della bio-ossidazione e dell’umificazione di materie organiche, come gli scarti della cucina e dei lavori nell’orto.
Questi processi chimici, che generano un fertilizzante e concimante naturale caratterizzato da importanti proprietà nutritive, nascono in presenza di ossigeno grazie all’azione di particolari micro e macrorganismi (si va dai batteri agli insetti invertebrati, come i lombrichi) e dal corretto equilibrio chimico tra gli elementi materiali coinvolti nel ciclo organico (o compostaggio).

Per esempio, le buste che contengono la Frutta Secca della linea Scorta Verde Ventura sono realizzate con bioplastiche vegetali concepite proprio per partecipare al processo di compostaggio dei rifiuti organici.

Che differenza c’è tra compostabile e biodegradabile?

Benché i due termini possano sembrare sinonimi e, spesso, vengano usati in modo intercambiabile, esiste una differenza tra materiale compostabile e materiale biodegradabile.

La normativa UNI EN 13432 del 2002 attualmente vigente in Italia (Requisiti per imballaggi recuperabili mediante compostaggio e biodegradazione – Schema di prova e criteri di valutazione per l’accettazione finale degli imballaggi) stabilisce che un prodotto si può definire:
biodegradabile, se si decompone del 90% entro 6 mesi;
compostabile, se si disintegra completamente entro 3 mesi e non è più visibile.
In sostanza, il compost è il risultato, opportunamente trattato,della biodegradazione aerobica di rifiuti organici.

Sui pack della linea Scorta Verde Ventura, è riportato che ogni busta è 100% biodegradabile e compostabile.
Ciò significa che queste confezioni maxi di Frutta Secca Ventura sono rifiuti facili da smaltire, a zero impatto negativo sull’ambiente, e contribuiscono perfino a creare compost utile per nutrire il terreno.

Dove si mettono i rifiuti compostabili?

Affinché i rifiuti compostabili vengano conferiti correttamente per diventare compost, devono essere smaltiti nel bidone dell’umido o in un’apposita compostiera domestica.

I pack in bioplastica vegetale della linea Scorta Verde Ventura sono stati concepiti per essere gettati nel cosiddetto umido domestico e differenziati nell’organico.
Così, attraverso un accurato ciclo di compostaggio, possono diventare compost.

Come fare una compostiera domestica in pochi passaggi

La compostiera è un contenitore in cui gettare rifiuti organici destinati a macerare in modo naturale.
Se hai a disposizione lo spazio necessario, sul balcone o in giardino, e fai già la raccolta differenziata dei rifiuti, puoi costruire una compostiera domestica fai da te.
Al suo interno, puoi gettare scarti della cucina come fondi del caffé, gusci d’uovo ben sminuzzati, bucce della frutta, gusci di Frutta Secca e avanzi di verdure crude, e ciò che arriva dal giardino o dai tuoi vasi, come sfalci di erba e foglie.
Ovviamente, sì alle buste della linea Scorta Verde Ventura. Invece, no a residui di formaggi, carne e pesce.

In generale, maggiore sarà la varietà dei rifiuti inseriti nella compostiera, più ricco di elementi nutritivi sarà il compost che ne deriva.
A eccezione di carta e cartone, questo speciale cassonetto domestico può essere costituito da qualsiasi materiale: legno, plastica o metallo.
Puoi realizzarlo in pallet, per esempio. Oppure, a seconda delle tue esigenze, puoi ricorrere ai vari modelli di compostiere disponibili in commercio.

Per consentire la formazione del compost, il contenitore deve essere ben aerato e deve mantenere una percentuale di umidità abbastanza costante, in modo tale che il materiale al suo interno non risulti né troppo secco, né troppo bagnato. La circolazione dell’ossigeno, infatti, è un elemento fondamentale del ciclo organico.
Segui questi passaggi:
1. disponi i rifiuti a strati. Sul fondo, distribuisci un po’ di materiale secco, come fieno o rami secchi, naturalmente ricco di azoto.
2. Poi, alterna umido, che abbonda di carbonio, e secco.
3. Continua, fino a esaurire i rifiuti.
Se ne hai un po’ a disposizione, aggiungi anche terra fertile. Così, puoi garantire la presenza di insetti e altri elementi nutritivi e favorire la complessità del compost.

Per aiutare ulteriormente la circolazione dell’ossigeno, ogni tanto, è bene rimestare il contenuto del recipiente.
Il ciclo organico si conclude dopo 4-6 mesi, a seconda del volume di rifiuti conferito nella compostiera e in base alla loro varietà.
Hai poco spazio a disposizione, ma vuoi comunque provare a creare una mini compostiera da vaso, per dedicarti a un hobby come il giardinaggio o creare un orto domestico?
Ti suggeriamo un tutorial che potrebbe esserti d’aiuto.

[Photo Credit: Pawel Czerwinski on Unsplash].

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